Poeta, critico letterario, traduttore e pubblicista italiano. Tra le sue traduzioni vi sono opere di Stendhal, Alphonse de Lamartine, Flaubert, Villiers de Isle-Adam, Prevert, Mallarmè. Ha curato il Dizionario della poesia italiana (Milano 1983 e 1990) e con Stefano Giovanardi l’antologia Poeti italiani del secondo Novecento. Nel 2005 è uscito il suo primo romanzo, Il male è nelle cose, seguito nel 2007, dalla sua seconda opera narrativa La traversata di Milano.
La poesia di Cucchi, così come le ultime prove narrative, aderiscono sempre a una realtà delle cose, un principio di appartenenza concreto che si manifesta in un continuo gioco di visione dall’interno e dall’esterno, una presenza che oscilla tra primi piani e campi lunghi, come una macchina da presa che riesce a cogliere perfettamente il dettaglio e spostarsi successivamente in uno sguardo d’insieme, di stupore, di meraviglia.
Attraverso una lingua viva e diretta, Cucchi racconta senza appesantimenti nè retorica un mondo tutto umano dove l’uomo stesso vive perennemente tra la dimensione del sogno e quella della concretezza, restituendoci in modo consapevole un sentimento di adesione alla vita, di “bianco” e “nero”, e delle molteplici sfumature della percezione esistenziale.
Ha pubblicato questi libri di poesia: Il Disperso (Milano 1976), Le meraviglie dell’acqua (Milano 1980), Glenn (San Marco dei Giustiniani 1982, premio Viareggio), Il figurante (Milano 1985), Donna del gioco (Milano 1987), La luce del distacco (versi per teatro, Milano 1990), Poesia della fonte (Milano 1993, premio Montale), L’ultimo viaggio di Glenn (Milano 1999), Poesie 1965 – 2000 (Milano 2001), Per un secondo o un secolo (Milano 2003), Jeanne dìArc e il suo doppio (Milano 2008), Vite pulviscolari (Milano 2009).